I Passi della Libertà:
L’Ingegnere che Lasciò la Fabbrica per Fiumalbo

Capitolo I: Il Peso della Logica
Mi chiamo Fabio Cavazzuti, sono nato a Carpi nel 1976, e la mia storia è la dimostrazione che l’algoritmo perfetto non si trova in un software, ma nella libertà. La mia prima vita, però, fu tutta all’insegna della Logica.
Mi avevano preparato bene. Il Liceo Scientifico Tassoni mi ha insegnato a domare i numeri, e la laurea in Ingegneria Informatica a Modena mi ha trasformato in un esperto di sistemi, efficienza e problem solving. Ero un professionista metodico, uno che non lasciava nulla al caso. Questa preparazione mi ha portato dritto nel cuore dell’industria emiliana: ho lavorato in aziende come WAM Group, Omega Automation e, infine, Tecnoferrari a Fiorano.
Ero immerso in un mondo di spreadsheet e cicli produttivi, e la verità è che il lavoro era sistematicamente noioso. Per me, l’unico vero bug era la routine. L’unica variabile non controllabile, e l’unica fonte di gioia, era la montagna.

Capitolo II: La Fuga Calcolata e la Conversione a Piedi
La mia vera vita iniziava ogni venerdì sera, una fuga metodica e liberatoria. Inizialmente, la mia valvola di sfogo era la Mountain Bike, una necessità fisica, un modo veloce e aggressivo per spazzare via lo stress della settimana.
Poi, con il tempo, ho scoperto che la vera libertà non si trova nella velocità, ma nella lentezza. Ho affiancato alla bici ore e ore di trekking a piedi, in giro per l’Appennino e l’Italia. Lì, camminando, ho scoperto la meditazione del passo lento, il piacere di osservare un fiore e di sentire il terreno sotto gli scarponi. Lì, finalmente, ho capito che il mio destino non era programmare, ma guidare.
Così, nel 2018, ho chiuso il capitolo dell’ingegneria e ho eseguito il mio reset di carriera: sono diventato Guida Ambientale Escursionistica (GAE), specializzandomi in escursioni, ciaspolate e, soprattutto, i lunghi cammini su più giorni che amo tanto.

Capitolo III: Il Custode dei Passi della Libertà
Oggi, la mia disciplina ingegneristica non è andata sprecata: l’ho semplicemente trasferita nella logistica dei viaggi. Non progetto più macchinari, ma esperienze immersive. Sono un GAE metodico, che non improvvisa, e che usa le sue competenze per garantire la sicurezza e la storia di ogni percorso.
La mia missione è guidare lungo i sentieri che un tempo mi salvavano. Porto i gruppi sui grandi cammini storici come la Via Vandelli, l’epica Via degli Dei e le Vie Romee. La mia abilità ora risiede nel gestire la logistica complessa, gli alloggi e la storia di questi cammini plurigiornalieri, un compito che richiede la stessa precisione che usavo in fabbrica.
Ma la mia fame di cammino mi spinge oltre. Amo portare i miei gruppi dove il sentiero finisce nel mare:
Organizzo trasferte escursionistiche sui sentieri costieri della Liguria.
Il mio vero amore, però, sono le isole dell’Arcipelago Toscano: Capraia, Elba e Giglio. Lì, tra sentieri profumati di macchia mediterranea e scogliere a picco, trovo il contrasto perfetto con il grigiore del mio passato.
Ogni mia uscita è arricchita da una profonda divulgazione storico-ambientale e da pause enogastronomiche studiate per unire il piacere fisico a quello culturale.

Il mio atto finale di liberazione è arrivato nel 2021 con l’apertura del B&B Fiume Bianco a Fiumalbo, in un antico edificio del Seicento. Ho scambiato un mondo di certezze digitali con la realtà tangibile della montagna, dimostrando che i Passi della Libertà sono l’unica metrica di successo che conta.